“Zanzare tigre” di Carlo Boumis

Titolo:

Zanzare tigre

Autore:

Carlo Boumis

Editore:

Le Commari Edizioni

Sinossi:

È estate e le zanzare tigre assediano e colpiscono il protagonista, che ne ha un’avversione oltre la soglia della psicosi. Ama gli immigrati e odia i vecchi, che ritiene responsabili del disastro della sua città e del suo paese. Non sopporta più il luogo in cui vive e, per cambiare vita, decide di indagare su uno degli affari mafiosi che immagina dietro le nuove attività commerciali del suo quartiere. Sono nate dopo il covid, per celare attività di riciclaggio e malaffare, in luoghi incongrui, che hanno mantenuto le loro caratteristiche funzionali primitive: una sartoria in una macelleria, un lavaggio macchine in una palestra di danza, una lavanderia in un negozio di pesci tropicali, una sala slot in un’officina meccanica. Vuole “scoprire qualcosa da mettersi proprio nei guai” e poi sfruttare un programma di protezione che lo allontani dal suo paese e gli fornisca una nuova vita e una nuova identità.

Biografia

Carlo Boumis è nato nel 1962 a Roma ed insegna lingua e letteratura italiana e latina in un liceo romano. Ha una moglie e una figlia, una grande volontà e un fisico scarso. Negli anni della sua vicenda universitaria ha frequentato con lodevole entusiasmo e limitati risultati il primo anno di ingegneria, si è laureato in lettere e si è dedicato alla poesia della prima metà del Novecento; ha pubblicato un saggio su Leonardo Sciascia; si è interessato alla letteratura di fabbrica e alla comunicazione industriale negli anni del boom economico. Aspirante critico del testo, ha cercato di studiare Plauto. È sensibile ai momenti storici che determinano mutamenti di paradigma. Ha lavorato per vari anni nell’ambito dell’educazione ambientale, ama la montagna, la natura, la musica da Pitagora a Xenakis e la bicicletta.

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