Viaggio nelle Fabbriche della Bellezza: Lanificio Bottoli

Viaggio nelle Fabbriche della Bellezza: Lanificio Bottoli

Si muove su due registri l’attività del Lanificio Bottoli di Vittorio Veneto (TV), una realtà in equilibrio tra ricerca e innovazione, tecnica ed estro creativo. In questo laboratorio immerso nel verde, con grandi finestre che affacciano sulla valle, si assiste al perpetuarsi di una tradizione, alla riscoperta del patrimonio ovino come tesoro nazionale, miniera cui attingere per elaborare nuovi percorsi, immaginare ancora altre storie.

Da cinque generazioni la famiglia Bottoli produce stoffe pregiate che passano attraverso i processi di tintoria, cardatura, filatura, orditura e finissaggio prima di giungere al controllo qualità che certifica la riuscita di un prodotto esportato in 21 paesi al mondo, richiesto e utilizzato da una clientela d’eccellenza come quella dello stilismo internazionale, da Etro a Ballantyne fino a Junya Watanabe.

C’è un senso di prodigio nel lavoro che questa azienda compie sulle fibre, quasi a rimarcare il valore dell’artigianalità, la consapevolezza di non poter fermare il tempo ma di accompagnarlo, facendo della tecnologia un alleato prezioso, in grado di affiancare la mano senza mai sovrastarla. Del resto, è dal 1861 che Bottoli dedica alla lana una cura che si potrebbe definire “premurosa”, di chi ama la materia prima e la tratta con rispetto, svelandone le potenzialità.

E proprio di amore si deve parlare quando si guarda alla produzione realizzata nelle mura di questa antica caserma asburgica, luogo dal fascino spirituale in cui i passaggi per il prodotto finito vanno a comporre un ciclo completo realizzato “in casa”, rendendo Bottoli un’impresa verticale, fiore all’occhiello del territorio del Nordest.

Nessuna tintura o trattamento chimico per modificare le lane; il vello è utilizzato, unicamente, nei suoi colori naturali, per rispondere a un imperativo al tempo artistico e sostenibile: il rifiuto di ogni artifizio. Il Lanificio seleziona infatti la materia prima optando per le qualità più adatte alla produzione delle varie tipologie di tessuto. «Il nostro è un prodotto sempre diverso» dichiara Ettore Bottoli, in azienda dal 2017 e figlio del presidente e Ad Roberto. «Ciò richiede studio, curiosità e ricerca di una molteplicità di lane», dal merino spagnolo al cachemire mongolo, dalla lana australiana a quella delle Falkland.

Ma è la perfetta varietà italiana quella cercata da Roberto Bottoli, il quale per dieci anni viaggia tra Abruzzo, Molise, Marche e Puglia per individuare il vello ideale, selezionando pecore merino delle razze Sopravvissana e Gentile di Puglia che convergono negli innovati tessuti del marchio Lanaitaliana Stile di Vita®. «Ho fortemente cercato questo legame con il territorio. L’idea di valorizzare qualcosa che ci appartiene, che ci caratterizza, mi dà la sensazione di lasciare dietro di me una scia, di donare al mondo ciò che fa della lana italiana un prodotto d’eccellenza» afferma con una punta di dolcezza nella voce.

Ogni stagione il lanificio realizza circa 2500 disegni diversi, e la varietà dei tessuti impiegati rende ogni elaborazione unica, con l’obiettivo di intercettare, come ricorda il titolare, «la nicchia giusta», quella porzione di clientela che sappia apprezzare uno specifico messaggio di qualità. La lana, infatti, non è un mero concetto commerciale ma un dato “originario”, quasi ancestrale, qualcosa che esige cultura, educazione alla bellezza. Ecco perché Bottoli è in grado di stare al passo con i tempi, di lavorare negli interstizi dove si situa la contaminazione, l’incontro generativo tra flessibilità e tradizione, in un perfetto equilibrio di forma e senso.

Così, alla primissima produzione di coperte e panni, il Lanificio si è specializzato nella realizzazione di tessuti per giacche e cappotti fantasia, in prevalenza maschili, e – dal turning point del Covid-19 – ha guardato ai tessuti per l’arredo della casa.

Tutto si tiene in questa azienda che all’archivio storico ospitato nell’antico mulino accanto all’opificio abbina un database online, pensato per rendere più agile la conoscenza dei prodotti, delle collezioni che incantano il mercato internazionale. «I tessuti, però, sono belli da toccare» ricorda Roberto, ed è per questo che – in chiave attuale ed etica – il Lanificio Bottoli coniuga il concetto di bellezza con quello di sostenibilità, da prima che andasse di moda.

Pionieri nell’utilizzo di fibre naturali come canapa, seta, cotone e delle tinture vegetali (indaco, castagno, caffè), l’azienda riesce a selezionare le tonalità cromatiche dei velli (bianco, testa di moro, cacao, tabacco) producendo tessuti ispirati al principio della naturalità. Il tutto con energia elettrica da fonti rinnovabili, nel pieno rispetto dell’ambiente.

Nulla di più coerente, per una realtà che affonda le radici in un territorio come quello trevigiano, ancora una volta ricco, palpitante, vitale. Difficilmente riconducibile, insomma, a una sola dimensione.
Ginevra Amadio

Riferimenti e contatti
Lanificio Bottoli official website
Copyright
Tutte le immagini: © Lane Bottoli Srl

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