di Marina Grasso.
Reading dedicato allo scrittore morto nel 1969. Oggi alle 18 a Palazzo Giacomelli di Treviso
E’ morto esattamente cinquant’anni fa. Dopo alcuni mesi di ricovero in seguito a una trombosi, il 21 gennaio 1969 Giovanni Comisso se ne andava, a 75 anni, all’ospedale della Treviso in cui era nato, che aveva mille volte lasciato per tante destinazioni e dov’era tornato a vivere dopo aver trascorso, negli anni Trenta e fino al 1944, lunghi periodi nella sua “casa di campagna “.
Una casa, quella di Zero Branco che definƬ “tutto il mondo in un metro quadro”, dove “tutta la mia aviditĆ di conoscere e di vedere, fino allora dispersa nei miei viaggi perii mondo, la rivolgevo ora, radicato in quella mia casa, verso la terra circostante e verso la gente che l’abitava “.
Nella quale si concedeva una vita ovattata e immersa nella natura mentre continuava l’impegno come inviato speciale dei piĆ¹ autorevoli quotidiani italiani e raccontare con stile personalissimo l’oscuro periodo interbellico.
Ed ĆØ proprio “Tutto il mondo in un metro quadro”, il titolo scelto dall’Associazione Amici di Comisso per un appuntamento che ricorda – oggi alle 18 a Palazzo Giacomelli – Spazio Assindustria Veneto Centro – questo cinquantesimo anniversario attraverso le parole dello stesso Comisso: quelle de “Le mie stagioni”, che egli stesso definƬ “Il romanzo delle confessioni della mia vita “.
La scrittrice Isabella Panfido ha selezionato alcuni testi comissiani tratti dal libro e ha curato la regia dell’appuntamento di cui sarĆ anche voce narrante, accanto alle letture dell’attore Luca Zanetti e alle musiche del violoncellista Massimo Raccanelli (ingresso libero).
Il saluto iniziale sarĆ di Neva Agnoletti, presidente onoraria dell’Associazione Amici di Comisso che ha fondato nel 1979ā¦
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