“Tornare al bosco” di Maddalena Vaglio Tenet
Non è mai facile raccontare una storia vera, soprattutto quando può superare ogni immaginazione. Ma l’autrice sa cogliere con delicatezza e sacralità l’essenza dell’animo umano di fronte a misteri abissali come il suicidio infantile e la scomparsa di una persona. Quella linea sottile tra la morte e il non essere più reperibile, apre una voragine di domande che non necessariamente vogliono risposte, ma solo instillare dubbi e ricerche. Tutto è reso osservabile da un punto di vista diverso, che non è propriamente quello dell’adulto borghese. Siamo in un ambiente montano, semplice, essenziale in cui trovare connubio equivale a sparire, mimetizzarsi, per poi riconoscersi. E soprattutto ci sono gli occhi dei bambini e le luci di anime pure, come quella di una maestra esemplare, ad illuminare il buio e i silenzi più profondi che si fanno resilienti e salvifici.
Un romanzo autentico, voce di realtà che richiedono coraggio per non essere seppellite.
Graziella Branca