“Inquisizione Michelangelo” di Matteo Strukul
1542, Roma. La chiesa è nel bel mezzo di lotte intestine e lotte con nemici eretici esterni.
Michelangelo Buonarroti, non più giovanissimo, invece si trova in bilico tra l’ultimazione dalla tomba di papa Giulio II (incalzato dal nipote Francesco Maria Della Rovere); i nuovi incarichi papali commissionati da Paolo III e la sincera volontà di godersi gli ultimi anni rimastigli senza tribolare per le commesse ricevute.
Al centro di tutto ciò la riflessione su cosa voglia dire amare Dio, rendergli onore e quali siano le azioni per glorificare l’Altissimo e non la smania di potere e ricchezza dell’uomo.
Un romanzo intenso, vissuto dal Maestro Michelangelo in prima persona in cui emergono oltre alle classiche trame losche da sottobosco dei “cattivi”, sentimenti, esami di coscienza e considerazioni personali attraverso le quali anche le opere d’arte assumono il compito di lodare Dio.