“Emily Brontë” di Paola Tonussi
Una volta Calvino giovane ebbe a scrivere una lista di autori che amava spiegando per ognuno la causa di questa passione. Giunto alla Austen scrisse secco: “Amo la Austen anche se non la leggerò mai”. E in quell’elenco nemmeno nominava la Bronte.Come la Austen, Emily Bronte è uno di quegli autori che si rischia di amare a freddo. Di non leggere mai. Grazie a Paola Tonussi e alla sua biografia – che stacca di diverse lunghezze le altre a catalogo Salerno, più private e accademiche – ora possiamo avvicinarci a questa donna che fu anche scrittrice. Paola Tonussi è riuscita a non forzare mai la mano dicendo del suo amore viscerale per la Bronte. È stata capace di sradicare ogni verità e ogni assioma da quel genere di letteratura considerata “per donne” restituendoci al vivo questa creatura umile, mai fondata su iperboli. A proposito di romanzi femminili: Napoleone dopo aver sorpreso un aiutante di campo con in mano il Werther disse radioso che erano “lectures de portières et de femmes de chambre”. Va così con la fondazione inglese del romanzo durante le guerre napoleoniche: ci sentiamo in attesa di una vita – e da una vita – che qualcuno torni dai campi a salvarci. Che risalga la brughiera per noi. Vedremo il nostro amore che arriva e lo vedremo ripartire.
E’ piena di poesia, questa biografia di Emily Brontë, autrice del celebre “Cime tempestose”. Lo abbiamo letto o incontrato più o meno tutti, il romanzo, ma la vita di Emily non è altrettanto nota: merito di Paola Tonussi è raccontarcela.Il suo libro ci “introduce” nella vita di Emily (e dei fratelli, del padre e della zia, come della domestica Tabby) con grande poesia – vorrei sottolinearlo – e insieme con profonda conoscenza di tutto ciò che ne fa parte: i luoghi di Emily, la famiglia, la casa, l’epoca.Se dovessi definire quali sono i due pilastri portanti di questa notevole biografia direi il lavoro certosino sui documenti (lettere, materiale biografico e critico), ma anche un costante atteggiamento poetico dell’autrice verso la “sua” Emily.ll che è un quidi in più: la Tonussi è completamente e intimamente vicina a quel che scrive, Emily Brontë più che essere vissuta due secoli fa sembra un’amica che si muove, scrive e parla in queste pagine. Un altro valore del libro è che dopo averlo letto possiamo dire di aver conosciuto anche noi un’amica, che si chiama Emily.
Un personaggio: Emily Brontë. Un paesaggio: la brughiera dello Yorkshire e il paesino di Haworth. Una famiglia: Patrick, Charlotte, Branwell e Anne Brontë. E inoltre la zia Elizabeth Branwell e Tabby la domestica. Una casa: la canonica di Haworth. Da non dimenticare: i cani molto amati da Emily, Grasper e Keeper, i gatti, gli uccelli selvatici che lei recuperava sulla brughiera, il falco Nero prima di tutti.Solo in questi pochi cenni ci sarebbe già la scenografia di un film. Questa biografia mi ha appassionato (anche) per tutto ciò che ci fa vedere. Moltissimo: scene, immagini e sequenze della vita di Emily Brontë, ‘montate’ dall’autrice con amore e competenza.Paola Tonussi prende per mano Emily bambina e la conduce attraverso questa biografia fino alla sua morte nel 1848, e da ogni singola pagina traspare il suo amore per il personaggio, il paesaggio di brughiera e il paesino di Haworth, la famiglia e la canonica dove Emily visse.Emily Brontë, la vera Emily, è una magia.
Emily Brontë di Paola Tonussi, Salerno Editrice. In questo periodo ci siamo ritrovati a stendere liste varie di cose da non dimenticare, e qui vorrei semplicemente farne un’altra: i motivi per cui leggere questa biografia. 1. Leggerla è avvincente, è un’avventura della fantasia (l’autrice scrive con scioltezza, eleganza e perizia). 2. Ci si apre un mondo magico (la vita dei Brontë è un racconto di forti passioni, coinvolgente e tragico, conosciuto da chi scrive in ogni particolare). 3. Noi conosciamo l’autrice di Cime tempestose come stessimo vivendo accanto a lei alla canonica di Haworth (la figura di Emily sembra quasi uscire dalle pagine e “sedersi accanto a noi”). 4. Indossati giacche e scarpe pesanti, andiamo a fare un giro per il villaggio di Haworth e poi sui moors ventosi (l’autrice conosce benissimo anche i dintorni del paese). 5. Da mettere sullo scaffale dei libri memorabili!
“Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere … vorresti che l’autore fosse tuo amico … e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira”: lo diceva, per Salinger, Holden Caulfield. Bene: dopo aver letto questa biografia, Emily Brontë di Paola Tonussi – Salerno, si “vorrebbe poter telefonare” all’autrice ma anche alla protagonista, Emily Brontë. La Tonussi impila talento di fonti, affinità indiscutibile con il suo soggetto, forte inclinazione narrativa. Svecchia una figura avvolta di leggenda, restituisce al lettore una giovane donna vera, il Titano degli ultimi anni ma anche la cuoca di pane buonissimo, Ellis Bell che sconvolge la Londra letteraria e l’amante degli animali, l’autrice di Wuthering Heights e l’infantile sedicenne che vuole ancora “uscire a giocare” con Anne. Elegante per stile, avvincente nel racconto e precisa nella documentazione, questa biografia ha un merito tra tanti: invoglia a leggere o rileggere la Brontë. Una volta iniziata, non si può fare a meno di finirla: scorre come una raffica di vento sulle brughiere. E mentre leggi pensi, come Holden, “vorrei che l’autore fosse mio amico…”.
Questa biografia di Emily Brontë, scritta da Paola Tonussi e pubblicata da Salerno Editrice, è una ventata d’aria fresca. Molto curata nell’informazione e la raccolta dei documenti (epistolari, diari, testimonianze di contemporanei e conoscenti), ha una prosa raffinata ed è anche piena di passione: amore per la Brontë-personaggio, le sue opere e il suo ambiente. Di Emily dice tutto quel che serve al lettore per capire meglio il suo meraviglioso, unico romanzo Cime tempestose, e collocarlo nello sfondo familiare e sociale dell’epoca. Parla degli autori che Emily Brontë leggeva e dei suoi rapporti con fratelli e familiari, della canonica di Haworth e dei suoi amati cani con naturalezza e senza stacco, proprio com’è stato nella vita di Emily, dominata da una felice mescolanza tra immaginazione e realtà, romanzesco e concreto. Questa biografia consegna al lettore un ritratto vivo, attuale, indimenticabile.
Per chi ha letto (magari a scuola, magari in gioventù) i romanzi delle sorelle Brontë la biografia di Paola Tonussi Emily Brontë (Salerno Editrice 2019) è una delizia. A tutti apre un mondo meraviglioso. Cime tempestose è un romanzo notissimo, ma non altrettanto lo è la vita di Emily: ecco un primo grande pregio del libro. La scrittura è pulita ed elegante, la documentazione profonda. Tuttavia, a colpire subito è anche la passione di Paola Tonussi per il suo tema. Fin dall’introduzione avverte che quella di Emily non è vita facile da ricostruire eppure, una volta entrati nella vicenda, non vorremo più lasciarla. Il libro segue la Brontë dall’infanzia all’adolescenza, nella pubblicazione delle poesie e dei romanzi fino alla sua morte con adesione e vorrei dire con umiltà, quasi in punta di piedi. Ecco un ennesimo pregio del libro. Ecco perché, quando lo si chiude, si ha la certezza di aver letto un racconto stupendo.
Con Emily Brontë, la biografia scritta da Paola Tonussi (Salerno, 2019), il lettore entra alla canonica di Haworth, conosce i suoi abitanti e l’aspro e sconfinato paesaggio di brughiera amato da Emily. E lei, Emily Brontë, entra a sua volta nella nostra vita: la seguiamo fin da bambina, quando scopre le brughiere dietro casa con i fratelli, perde la madre e le due sorelle maggiori, gioca nello ‘stanzino dei bambini’. Intingiamo con lei la penna nel calamaio per scrivere le prime storie e poi i versi e il romanzo cosmico in cui racconta fango e stelle, sublimità della natura e crudeltà umana. Vegliamo con questa ragazza nelle notti in cui la fantasia la seduce con voce di vento e corriamo con lei e il cane Keeper tra l’erica, il suo fiore preferito, per le colline battute dal vento: le raffiche ci colpiscono con violenza, in quel mondo di luce e ferocia e capiamo perché Emily vi vagava come un fuggitivo, ruvida, essenziale e dura come le “rocce eterne” di Catherine Earnshaw. Documentatissimo, intimamente partecipe alla parabola umana dell’astro-Emily, questo libro ricostruisce con raffinatezza di stile un ritratto che rimarrà: bagliore narrativo, atto d’amore, storia indimenticabile.
Emily Brontë di Paola Tonussi. Una biografia che confonde gli argini narrativi e sconfina con il romanzo, una biografia-romanzo, quindi, che cattura subito attenzione e cuore dei lettori. La si avverte precisa e dettagliata nella raccolta dei documenti, calda d’affetto nell’accompagnare la sua protagonista fino alla fine, condotta con sapienza per scrittura, regia, creazione del personaggio. Lascia la sensazione netta di aver incontrato una persona reale e una famiglia. Aperte le porte di casa Brontë, svela incantesimi e paesaggi di brughiera. L’autrice conosce il suo argomento e si sente, intrattiene con la Brontë una specie di rapporto simbiotico, profondissimo, e ce la fa amare. “Madame Bovary c’est moi”, scriveva circa negli stessi anni Flaubert: questa biografia insinua il dubbio che forse le affinità elettive esistono davvero e tornano a distanza di secoli. Perché un poco si avverte che qualcosa della Brontë è scivolato nella Tonussi e dalla Tonussi scivola, con la lettura, in noi. In questa moderna, stupenda metamorfosi il lettore è “Schiavo e Re”, come l’Immaginazione per Emily Brontë.
In questa biografia basata su una documentazione ineccepibile e sorretta da una possente struttura narrativa, Paola Tonussi ricostruisce la vita e la produzione letteraria di una scrittrice attorno alla quale, a causa della scarsità di fonti dirette, si è creata una vera e propria mitologia. Pagina dopo pagina, si ha l’impressione che quella ragazza alta e magrissima, con i capelli raccolti e gli occhi da rapace, quell’artista rivoluzionaria che a meno di ventisette anni scrisse un libro di cui ancora oggi sconvolgono la modernità e il coraggio, ci tenda la mano per accompagnarci fra i sentieri e le rocce delle brughiera inglese. Solo una penna raffinata come Tonussi – già autrice di diversi saggi sulla famiglia Brontë e di un romanzo poetico come Boonrod – poteva raccontare Emily in modo così accattivante: la prosa aristocratica, precisissima e ricca di immagini seduce e ipnotizza il lettore, inevitabilmente colpito dall’affinità che lega l’autrice al mondo e alla poetica della Brontë. Viaggio in un universo affascinante, analisi meticolosa delle dinamiche familiari e degli eventi che segnarono Emily e brillante rassegna della sua produzione romanzesca e della meno conosciuta attività di poetessa, questo libro è una lettura potente e utile per riflettere sul significato dell’autonomia di pensiero, sull’anticonformismo in campo artistico e sociale e sull’essenza stessa della ribellione.
Emily Brontë, Paola Tonussi, Salerno editrice. Un po’ come Emily Dickinson, che non è che sia uscita poi così spesso dalla propria stanza, eppure ha saputo descrivere il mondo e l’amore con una tale raffinatezza e varietà, avvalendosi di una tavolozza di sfumature da pittrice abilissima, o come Emilio Salgari, che non ha mai visitato la Malesia che ha saputo rendere più vera del vero (del resto anche la gran parte del racconto di viaggio dall’India di Gozzano è frutto della sua immaginazione fervida, lucida e assieme visionaria), anche nel caso di Emily Brontë si può dire che la gran parte degli eventi che ne connotano incontrovertibilmente l’esistenza non avvengono che nella sua testa: ciononostante, dall’acuta osservazione, dal rispettoso silenzio, dalla sensibilità delicata, l’autrice sa far scaturire la voce più autentica dello spirito del mondo che la circonda, come se fosse l’erica stessa, che fa splendida mostra di sé nell’aspra, brumosa e impervia brughiera, a parlare, facendosi quintessenza, emblema e simbolo dei tormenti procellosi dell’anima e dei continui sussulti del vivere, fatto di tensioni, dissidi, aneliti e frustrazioni, gioie e pene, che Emily conosce, e cui guarda con misericordia mai lassa, o priva d’ironia. Questa biografia, riuscitissima, perfetta sotto ogni aspetto, lirica e scientifica assieme, potente e solida, è un vero e proprio tuffo in un universo immenso e sorprendente.