“Benevolenza cosmica” di Fabio Bacà
Benevolenza cosmica è, in sostanza, la “disgrazia” che capita a Kurt O’Reilly (quarantenne londinese esperto di statistica) ad un certo punto della sua vita. Nel mezzo del cammin della stessa egli si rende conto che tutto gli va bene: ha una strana patologia agli occhi ma mentre nel 90% dei casi questa è grave, nel suo caso non lo è; il suo agente finanziario fa investimenti azzardati e benchè i titoli acquistati siano tra i più sfavoriti del mercato Kurt guadagna una piccola fortuna; quasi ogni donna che incontra gli si getta in sostanza tra le braccia; coinvolto giocoforza in un’azione di polizia viene colpito di striscio e questo gli rende un cospicuo indennizzo; persino i taxisti che lo fanno salire sul proprio mezzo hanno motivo per “offrirgli la corsa”. Mentre, per qualsiasi umano, questo favoritismo potrebbe essere degno argomento di vanto al bar con gli amici, Kurt inizia a chiedersi come egli possa essere il destinatario di tanto bendidio e si convince che questi eventi favorevoli siano una congiura astrale contro di se. Il romanzo si sviluppa attorno alla ricerca di O’Reilly di una spiegazione “logico-filosofica” a cotanta benevolenza piovutagli dal cielo. Il finale, imprevisto ed inaspettato, stravolge il senso del preludio.