La Giuria Tecnica del Premio Comisso, presieduta da Rolando Damiani, ha selezionato le due terne finaliste, nelle sezioni narrativa italiana e biografia, della 35° edizione del Premio.
Nella narrativa italiana i selezionati sono:
- L’amico ebreo, di Gian Piero Bona (Ponte alle grazie),
- Questa vita tuttavia mi pesa molto, di Edgardo Franzosini (Adelphi),
- Animali e no, di Umberto Pasti (Bompiani).
Nella biografia:
- Di questo amore non si deve sapere, di Ritanna Armeni (Ponte alle grazie),
- Tucidide, di Luciano Canfora (Laterza),
- Ponzio Pilato. Un enigma tra storia e memoria, di Aldo Schiavone (Einaudi).
La scelta è avvenuta tra il 20 e 22 giugno, sempre con la modalità online introdotta quest’anno, all’interno della prima rosa di opere (7 per la narrativa italiana e 8 per la biografia) individuata dalla prima selezione tra il 17 e il 19 giugno.
Le due terne saranno ora inviate alla Grande giuria, composta da 55 lettori, che poi voteranno, in seduta pubblica, i superfinalisti delle due sezioni in occasione della finale del Premio Comisso, a Palazzo dei Trecento a Treviso il prossimo 1 ottobre.
Da questa edizione il Premio Comisso ha visto una crescita della sua presenza in rete e nei social network. Nel sito web sono già visibili le schede di tutte le opere in concorso, corredate da descrizione, sinossi e biografia dell’autore. Il pubblico ha modo di partecipare e commentare anche attraverso i social network come Facebook, Twitter e Google+, per un’interazione immediata e diffusa. Prende il via la piattaforma per un blog letterario dedicato ai libri finalisti e gli altri segnalati dalla Giuria tecnica.
Il Premio è promosso dall’Associazione Amici di Comisso di Treviso, di cui è Presidente Ennio Bianco e Presidente onoraria Neva Agnoletti. Riceve il sostegno delle Istituzioni e di numerosi sponsor privati, le “Aziende amiche del Premio Comisso”. La Giuria Tecnica è presieduta da Rolando Damiani e composta anche da Silvia De Laude, Danilo Mainardi, Giancarlo Marinelli, Pierluigi Panza e Sergio Perosa.