L’esperienza al fianco di D’Annunzio tra utopia e libertinismo.
Esce «Italia ingrata» (La nave di Teseo) con testi rari e inediti, a cura di Alessandro Gnocchi.
di Pierluigi Panza
“All’alba del 12 settembre 1919 Gabriele D’Annunzio, febbricitante, si pose alla testa dei suoi legionari e da Ronchi mosse per Fiume, la «città irredenta». D’Annunzio venne intercettato con la sua Fiat Tipo 4 a un blocco stradale dalle truppe del generale Pittaluga, solo che molti dei soldati mandati a fermare il poeta, anziché sparargli, aderirono alla sua causa ed entrarono a Fiume. Fra quanti, allora, disertarono l’esercito regolare per unirsi ai legionari dannunziani ci fu il tenente del genio, che aveva combattuto nella Grande Guerra, Giovanni Comisso (Treviso, 1895- 1969)… “