“‘Oto‘ è la traccia di apertura di Cendre, album di Ryuichi Sakamoto e Christian Fennesz
di cui ho avuto l’onore di curare i visual durante il tour in Italia e New York a Ground Zero.
In quegli anni vivevo a Treviso, ho pensato che l’elemento che potesse tradurre al meglio quell’album
fosse l’acqua, di conseguenza ho filmato ed elaborato sia in studio che live molta acqua filmata sul Sile. Ricordo ancora lo sguardo della gente che mi vedeva filmare le alghe. Per Oto ho invece utilizzato l’acqua scrosciante delle cascatelle sul PUT e di averla modulata traducendo il più possibile gli input dati dalla musica”.
Giuseppe La Spada
Giuseppe La Spada è un artista interdisciplinare ispirato dalla Natura e dal Suono. L’obiettivo della sua ricerca è far coesistere Arte, Sostenibilità e Spiritualità. L’ utilizzo di elementi naturali (l’Acqua in primis) lo posiziona come uno degli artisti italiani più sensibili ai temi ambientali raccontati sempre con una poetica e una incisività che lo contraddistinguono. L’uso di immagini oniriche e i nuove tecnologie è un connubio ricorrente dei suoi lavori. Nel 2007 vince il prestigioso Webby Award (Gli Oscar di Internet) per un progetto legato all’ecologia. La stessa sera ritirano il premio David Bowie, i Beastie Boys, i fondatori di YouTube ecc. Del 2008 la collaborazione con Sakamoto e Fennesz per la tournée ‘Cendre’, conclusasi con lo spettacolo di Ground Zero a New York. Nel 2009 realizza ‘Afleur’ insieme al musicista Con_cetta, un live show che nel 2011 rientra tra le opere digitali esposte a Digitalife2 accanto a quelle dell’artista serba Marina Abramovic, Christian Marclay, Carsten Nicolai, Ryoichi Kurokawa e molti altri. L’immagine della manifestazione è dello stesso La Spada. Del 2011 la performance di oltre 600 persone, un grande albero umano in piazza Duomo a Milano per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema inquinamento. Nel 2012 cura il concept e la Regia video di Expo 2015 Milano, International Participants Meeting (IPM), per Ca’ Del Bosco, l’Evento ‘With All Your Senses’, per cui realizza un’opera Interattiva multisensoriale. Dello stesso anno il video ‘Hana no ame’ con il compositore Ryuichi Sakamoto per il progetto Kizuna World con il fine di raccogliere fondi per le vittime del Terremoto in Giappone. Nel 2014 le sue manipolazioni digitali vengono esposte durante ‘Tate Loud Collective’ alla Tate Britain. Nel 2015 l’opera ‘Migrants’ viene esposta digitalmente al Louvre, Exposure Award. Ad Ottobre dello stesso anno presenta in Triennale a Milano ‘Sublimis’ un progetto intersciplinare sulla relazione Uomo Acqua, che vanta le collaborazioni di scienziati e artisti internazionali. Ryuichi Sakamoto firma la composizione inedita Shizen no Koe. Il progetto nel 2016 è stato presentato al South Street Seaport Museum di New York. Sempre del 2016 la mostra personale ”Underwater” a Palermo, Ecomuseo del Mare e la residenza artistica all’isola La Certosa durante il Festival For the Earth in cui rappresenta l’Italia accanto all’artista americano Alan Sonfist (uno dei padri della Land Art) e l’artista inglese Marina Velez. Membro dell’International Academy of Digital Arts and Sciences (New York). Vive e lavora a Milano.