“Mio amato Belzebù” di Chiara Rapaccini

Titolo:

Mio amato belzebù

Autrice:

Chiara Rapazzini

Editore:

Giunti Editore

Sinossi:

Chi fosse quel Mario Monicelli che veniva a girare un film a Firenze nell’inverno del 1975, a Chiara Rapaccini non interessava. Al cinema preferiva il teatro e le sue crinoline. Fu però reclutata da Carlo Vanzina, allora giovane assistente alla regia, tra le comparse di Amici miei. Così, tra una scena e l’altra, conobbe Tognazzi, Blier, Noiret, Moschin. E il regista, un tipo burbero e sbrigativo, un po’ nazista nei modi, che aveva quarant’anni più di lei e uno sguardo magnetico. Si incontrano sul set, poi lui la invita a fare una passeggiata e infine a cena, e quando l’onda barbarica dei cinematografari romani riparte, qualcosa in lei è irrimediabilmente cambiato. Nel giro di poco tempo l’hippie fiorentina, poco più che ventenne, si ritrova a essere paparazzata come la nuova fiamma del Maestro, catapultata dalla semplice vita di provincia a quella della capitale del cinema. Fin dai primi giorni avverte il pericolo di essere risucchiata dai tentacoli della piovra, ma se a quell’uomo non può resistere, al suo mondo sì, perché semplicemente c’è in gioco la sua indipendenza, la sua realizzazione come donna e come artista. Chiara vuole disegnare, vuole dedicarsi all’illustrazione di libri, tuttavia come può riuscire a sopravvivere a questi mostri sacri, geniali, cinici e violentemente dissacranti? Tutti così pieni di sé e soprattutto così… vecchi? Sullo sfondo del periodo d’oro del cinema italiano, tra registi, attori e sceneggiatori, con le loro stramberie, scorrettezze e quotidiane cattiverie, un memoir che con veloci pennellate ricostruisce l’avvincente traiettoria di vita e amore di quella che è stata anche, ma non solo, la compagna di Monicelli. Un intreccio di storie pubbliche e private che faranno appassionare il pubblico femminile, il tutto raccontato con una ironia tagliente che non fa sconti a nessuno, con leggerezza, grande equilibrio e quella tenerezza che viene dal trattare la materia del cuore.

Biografia:

Chiara Rapaccini, in arte RAP, è nata a Firenze ma vive a Roma, dove insegna Illustrazione per bambini presso l’Istituto Europeo di Design. È pittrice, scultrice, designer, illustratrice e scrittrice. Sue mostre personali sono state allestite in tutto il mondo. Il suo progetto MARIO MONICELLI E RAP, 100 ANNI DI CINEMA è stato presentato a New York, Buenos Aires, Porto, Cuba e, in Italia, a Napoli e Venezia. Nel 2019 ha realizzato per Rai Storia il documentario AMORI DI LATTA – incontri ravvicinati con i teenagers, regia di Graziano Conversano. È autrice delle vignette satiriche Amori sfigati, diventate un fenomeno web. Ha scritto e illustrato decine di libri per ragazzi e i romanzi per adulti La bambina buona (Sonzogno, 2011), Baires (Fazi, 2016), Rossa (La Nave di Teseo, 2019), Amori sfigati (De Agostini, 2020).

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