Una fabbrica di ceramiche moderne, ma di antica scuola, fondata dal padre Severino Carlo Sutor nel 1968 e poi portata avanti da Mario Sutor insieme al fratello Alberto.
È stato al timone di “Cottoveneto” per un quarantennio, finché fattività non è stata ceduta.
Ma sotto la “scorza” dell’industriale si è sempre nascosto l’animo gentile del poeta.
Forgiato, fin da piccolo, da conoscenze importanti. Amici del padre che lui aveva imparato a “respirare” ed apprezzare.
Come lo scrittore Giovanni Comisso, che gli ha regalato perfino la prefazione del suo primo libretto di poesie.
Sutor parla della sua vita di imprenditore e della passione per la cultura che gli scorre nel sangue da sempre e che ha cercato di abbinare alle mattonelle per le quali Cottoveneto è famosa…
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