Autore: Emanuele Verzotti
Editore: Tabula Fati
Sinossi: Una famiglia riunita per la cena attende la fine del mondo parlando di banalità. Un lavoratore coscienzioso viene colto da un malessere che lo conduce a morte apparente nell’orario di lavoro ma sparisce negli altri momenti della giornata. Un uomo solitario acquista una donna sintetica di cui s’innamora perdutamente, solo che il prodotto scade dopo sessanta giorni. Un vendicatore mascherato si presenta al tapino di turno per richiedere il pagamento della sua parte di debito nazionale. In attesa di parlare in pubblico, un politico famoso si dedica ad atti immondi e bieche sporcizie. Un giovane in viaggio per presentarsi al suo primo giorno di lavoro, viene colto da un attacco di diarrea e non sa come fare per liberarsi. Un poeta si scontra col duro mondo dell’editoria e della comunicazione, con esiti imprevedibili. Sono solo alcuni degli spunti contenuti in questa antologia. Con arguzia, una sconfinata ironia e un amore per il paradosso e il fantastico, Emanuele Verzotti ci mostra questo specchio impietoso della nostra realtà. Niente viene risparmiato: il mondo del lavoro, la burocrazia, la famiglia, la politica, l’amore, i riti dei mass media, i rapporti tra le persone.
Biografia: Nato nel 1967, Emanuele Verzotti è un rappresentante assai eclettico e attivo dell’ambiente culturale bresciano, città nella cui provincia lavora e risiede. Giornalista, poeta, scrittore, ha già al suo attivo numerosi racconti pubblicati su riviste, un romanzo, una antologia e un poema che si ricollega alla tradizione letteraria rinascimentale. È molto attivo come conferenziere, attività che gli serve per descrivere contenuti e messaggi della propria opera. Descrive se stesso con queste parole: “Amo scrivere in completa libertà, abbandonandomi alla follia dello scrivere, affinata in lunghi anni di studio, letture e, soprattutto, naufragi.”