“Io sono stato come un uccello sbandato in valli oscure, ò dormito in piccole locande dove non c’era neanche luce elettrica, ò mangiato accanto al fuoco, ò visto boschi di betulle, dal tronco bianco e sottile… Quali nebbie divine nel fondo delle valli!”.
Sono parole di Giovanni Comisso, scrittore trevigiano di rara sensibilità.
La 37° edizione del premio letterario a lui intitolato apre i suoi battenti alle 15:30, a Palazzo Giacomelli a Treviso, alla giuria tecnica che selezionerà le due terne finaliste nelle sezioni narrativa e biografia.
“Anche quest’edizione – sottolinea il presidente dell’Associazione Amici di Comisso, Ennio Bianco – ha confermato il prestigio del premio, con l’invio da parte delle case editrici di 111 opere, 93 per la sezione di narrativa italiana e 18 per la biografia”…
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