C’è una donna sepolta davanti alle mura del Cremlino, per volere di Lenin: è Inessa Armand, personalità eccezionale in vita, quando era adorata dal leader della Rivoluzione bolscevica (che la incontrò a Parigi) e poi cancellata dalla storia ufficiale del comunismo, perché colpevole di una relazione adultera (Lenin aveva una compagna ufficiale).
Ritanna Armeni, giornalista firma del “Foglio” e scrittrice, sottrae dalla “damnatio memoria” la vicenda d’amore e ardore politico di Inessa e Lenin, ricostruendola nel libro “Di questo amore non si deve sapere” (Ponte Alle Grazie).
Opera che le ha valso la vittoria nella sezione Biografia del Premio Letterario Giovanni Comisso – Regione del Veneto Città di Treviso, trentacinquesima edizione.
Premio che incorona, nella narrativa, “Questa vita tuttavia mi pesa molto” (Adelphi) di Edoardo Franzosini.
Il verdetto è stato annunciato al termine della cerimonia che si è svolta nel Salone dei Trecento e in cui sono stati presentati i sei finalisti che erano stati selezionati (tra 93 opere pervenute da 55 case editrici) dalla giuria tecnica, presieduta da Rolando Damiani…
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