Titolo: La donna che uccise il principe
Autore: Francesco Selmin
Editore: Cierre
Sinossi: «Scintilla di fuoco e fiamma»: così, nelle memorie scritte nel manicomio criminale di Aversa, l’insegnante estense Maria Lazzarini rievoca i colpi di pistola esplosi contro il principe Luigi Alberico Trivulzio nel centro di Milano la sera dell’8 novembre 1938. Il delitto conclude una tormentata relazione iniziata nel 1924, quando una finestra “galeotta” aveva fatto sì che i due si conoscessero, diventando amanti. La stampa non ne parla: la vittima è uno dei più bei nomi del patriziato milanese e sua moglie ha un ruolo di primo piano nelle istituzioni fasciste. Il processo non lo vuole nessuno, tranne l’omicida. Dichiarata inferma di mente, Maria trascorre quindici anni di reclusione nei manicomi di Aversa e di Padova. Quando a metà degli anni Cinquanta torna a Este, resta ai margini del tessuto sociale. Solo i piccioni che svolazzano liberamente nella sua camera e la radio sempre accesa le tengono compagnia. Ma la sua curiosità intellettuale non si è spenta: scrive a Umberto Terracini, riprende i contatti epistolari con Lalla Romano, amica di gioventù, e decide di istituire una fondazione per erogare borse di studio agli studenti bisognosi, gli odierni “Premi Lazzarini”.
Biografia: Francesco Selmin dirige la rivista «Terra e Storia». Per Cierre edizioni ha curato il volume I Colli Euganei(2005) e i primi due volumi dell’Atlante Storico della Bassa Padovana (L’Ottocento, 2013 e Il primo Novecento, 2014). Recentemente ha pubblicato Nessun “giusto” per Eva. La Shoah a Padova e nel Padovano (2011), Verso Auschwitz. Memoria e storia del campo di concentramento di Vo’ e della deportazione degli ebrei padovani (2015) e Ammazzateli tutti! Storie di banditi del Veneto (2016); ha inoltre curato La scoperta dei Colli Euganei di Adolfo Callegari (2017) e Isole in fiore. Mary e Percy B. Shelley tra Este, Venezia e i Colli Euganei (2017)