Titolo:
Jack, un’estate a Milano
Autrice:
Silvia De Laude
Editore:
Ronzani Editore:
Sinossi:
Milano, nella solitudine estiva: scrivere è tenersi compagnia con il Leopardi di Mari, Manganelli, Siti, Garboli e Zaccuri. Ma non temiate un saggio erudito e appartato: in quello che l’autrice scrive c’è vita – anche la sua – che si intreccia con le vite altrui, in senso sincronico e diacronico, e vi trova posto tutto un mondo: i suoi amici e maestri – che indirettamente racconta parlando di Jack – e gli ‘amici’ del passato, da Leopardi a Manzoni a moltissimi altri; e poi cinema, viaggi, avventure, riflessioni; testi noti, rarità, ricordi e incontri. Il tono è quello di una familiarità serena che sa declinare la critica letteraria in un dialogo personale con tutti gli evocati, che riprendono vita e facoltà di parola negli scambi fra loro e con l’autrice. Un saggio-zibaldone, scritto a intervalli, una ventina d’anni dopo Senza verso di Emanuele Trevi (Laterza 2005); con le parole di Hans Tuzzi: un singolare esperimento di “personale intreccio con autori e testi”.
Biografia:
Silvia De Laude filologa romanza di formazione, ha insegnato all’Università di Milano Bicocca e all’Università di Ginevra. Fa parte della redazione della «Rivista di Engramma», è membro del Comitato scientifico degli «Annali della Fondazione Gramsci» e della Fondazione Giuliano Scabia di Firenze. Ha curato, fra l’altro, l’edizione del discorso Del romanzo storico e, in genere, de’ componimenti misti di storia e d’invenzione per l’“Edizione Nazionale ed Europea delle Opere di Alessandro Manzoni” (2000) e, con Walter Siti, l’edizione delle opere complete di Pasolini per i “Meridiani” Mondadori (1998-2003). A Pasolini, ha anche dedicato I due Pasolini. «Ragazzi di vita» prima della censura, Carocci 2018 e La rondine di Pasolini, Mimesis 2018. Con Marco Delogu e Andrea Cortellessa, ha curato la mostra Pasolini. Ipotesi di raffigurazione (Roma, 2022).