“Io sono Federico Tavan” di Stefania Conte

Titolo:

Io sono Federico Tavan

Autore:

Stefania Conte

Editore:

Morganti Editori

Sinossi:

In questo romanzo l’autrice ricostruisce la vita di Federico Tavan attraverso le testimonianze, le sue poesie e le sue prose. Lo racconta attingendo agli stili narrativi del realismo magico e del romanzo esistenzialista, per superare l’immagine lacunosa e semplificata di lui, restituendolo ai lettori nella sua affascinante complessità. La storia prende avvio il giorno del sessantaquattresimo compleanno del Poeta, quando Giacomina, donna entrata realmente nel vissuto di Tavan, ma trasformata dalle circostanze in presenza straordinaria, bussa alla porta di casa. Inizia così fra loro una lunga conversazione, cui lui non può sottrarsi: lei lo pungola e lo sostiene, lui si lamenta e inveisce, ma in tal modo riflette, ricorda e separa la realtà dall’illusione. Lo scopo di Giacomina è condurre quest’uomo vessato dalla follia, sostenuto dal talento e ferito dalla solitudine, a prendere coscienza di sé. È una storia che non lascia scampo alla ragione e alle passioni, trasformando Federico Tavan in un modello di resilienza. La sorella Maria Grazia Tavan ha acconsentito alla pubblicazione del libro. Dichiara Stefania Conte: “Dopo quasi due anni dedicati alla figura di un uomo complesso, diventato poeta per necessità, ecco il romanzo biografico dedicato a Federico Tavan. Perché scrivere la storia di vita di un essere umano, nato nel 1949 ad Andreis, borgo della Valcellina e morto nel 2013 all’età di 64 anni? Per un motivo semplice: Federico Tavan è l’emblema delle persone che poggiano i piedi nel mondo cercando affannosamente, per tutta la vita, il modo per farsi vedere e sentire. È l’incarnazione della resilienza, ovvero della determinazione a risollevarsi da ogni crisi, rinascendo ogni volta dal dolore e superando al meglio i problemi. Lui però è stato anche un Poeta. Un grande poeta. Il libro inizia il 5 novembre del 2013, giorno del suo compleanno e si conclude il 7 di novembre, giorno della sua scomparsa. In tre giorni Tavan, con l’aiuto di un altro perturbante personaggio, Giacomina, ripercorre la propria vita, dall’infanzia all’età adulta, aiutandosi anche recitando le sue poesie (molte delle quali inedite). Qual è lo scopo di questo suo soffermarsi sulla vita? È il solito scopo, quello che affligge ognuno di noi: arrivare alla consapevolezza di ciò che si è realmente. Malgrado le mistificazioni, i pregiudizi, le personali paure”.

Biografia:

Per Morganti editori ha pubblicato la fortunata serie di romanzi che hanno come co-protagonisti i gatti: La gatta che vedeva le streghe (2013), La gatta che giocava con le farfalle (2014), Il gatto che apriva i cassetti (2014), Le gatte che mangiavano le patatine (2016), Il gatto che leggeva Dickens (2016), Il gatto che danzava con le fate (2017) e La gatta che cacciava i fantasmi (2019).Ha scritto due romanzi storici, L’ultimo canto del Codirosso (2015) e La stanza di Piera (2020), vincitore nel 2022 del Premio Tanzella.. Ha pubblicato numerosi racconti: Il patto e la piuma nell’antologia La Compagnia dei benandanti (2015), Il cimitero delle anime dismesse nell’antologia Il cerchio delle streghe (2016), Maria delle bambole nell’antologia Le creature dell’acqua (2017), Domatore di farfalle e Gli occhi di Isolina per l’antologia La Natura offesa (2020).Per la collana Cattivi golosi, che racchiude racconti gialli di ispirazione gastronomica, ha scritto Una vita senza tempo per Fricokiller (2021) e La cucitura infernale per Enokiller. Ha partecipato ai romanzi corali L’uomo dei sogni reali (2020) e Il mistero delle nove perle (2021).Ora si sta dedicando a una trilogia urban-fantasy. Dopo l’uscita di Flo dei folletti (2021 e Il prigioniero delle fate (2023), uscirà nel 2024 La rivolta degli alberi.È curatrice della collana Sgorloniana, dedicata alle opere edite e inedite dello scrittore Carlo Sgorlon. Con Maria Cristina Vitali cura la collana I tavanot, dedicata alle opere in poesia e in prosa del poeta andreano Federico Tavan.

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