Dopo il black-out della Grande Guerra, il nome di Marcel Proust cominciò a circolare in Italia grazie all’assegnazione del Premio Goncourt per il secondo volume della sua Recherche, ma bisognò attendere la morte dell’autore per leggere sulla carta stampata le prime prove di traduzione: precisamente tre fra il 1923 e il 1924, a nome nell’ordine di Corrado Alvaro, Renato Mucci e Giuseppe Sprovieri.
L’anno dopo fu la volta di Giovanni Comisso, che il 9 settembre su “L’Eco del Piave” tradusse un brano dal quarto volume, non prima di avere sulla terza pagina de “L’Idea nazionale” avvertito il lettore circa Il modo di leggere Proust.
A differenza degli altri tre traduttori, Comisso rimase legatissimo alla Recherche, da cui tradusse all’inizio del 1927 per “La fiera letteraria” Il periodo più lungo di Proust, traendovi linfa e metodo per la sua prosa, che andava orientandosi verso il romanzo dopo l’exploit lirico de Il porto dell’amore, l’opera prima stampata in proprio nel 1924 e scoperta nel 1926 da Montale, il quale ne consigliò la traduzione al proustiano di ferro Benjamin Crémieux.
Racconteremo questa come altre vicende in Giovanni Comisso interprete di Proust, che uscirà la prossima primavera per La Nave di Teseo con il patrocinio dell’Associazione Amici di Giovanni Comisso.
Oggi però 18 novembre 2022, in occasione del centenario della morte di Proust, vogliamo proporre una lunga traduzione di Comisso che uscì sul numero unico 1937 de “L’Italiano” dedicato a Venezia. Da quella sua di un decennio prima, altre traduzioni italiane non erano comparse, e per leggerne ancora bisognerà attendere il secondo dopoguerra e la fine dell’ostracismo imposto dal regime fascista a Proust, francese omosessuale ebreo.
Rara avis dunque codesta traduzione dal sesto volume della Recherche, così rara da essere sfuggita a tutte le bibliografie comissiane oltreché proustiane.
Mariolina Bertini
Dario Borso
Marcel Proust – Soggiorno veneziano (eBook)
Traduzione a cura di Giovanni Comisso
Testo pubblicato nel numero 52-53 de L’Italiano apparso con il titolo “Numero dedicato alla Bella Venezia”, settembre – ottobre 1937.
Immagine in evidenza: Photo-carte de visite de Marcel Proust, par Otto Wegener, vers 1895 (Wikimedia Commons, elab.)