“Il buon uso della distanza” di Vito Di Battista

Titolo:

Il buon uso della distanza

Autore:

Vito di Battista

Editore:

Gallucci

Sinossi:

Parigi, 1976. Pierre Renard ha appena incassato un netto rifiuto per il suo secondo romanzo. Quella stessa sera riceve una lettera da una misteriosa “Madame”, che gli propone un accordo. Tentato dalla curiosità, accetta di scrivere dietro compenso seguendo i suggerimenti della donna, a patto di firmare ogni nuovo libro con uno pseudonimo diverso. I due non dovranno incontrarsi mai, comunicheranno soltanto per corrispondenza e attraverso la mediazione di Colette, l’arguta e saggia tenutaria di una casa di piacere. Pierre riuscirà a guadagnarsi un posto d’onore nella scena editoriale parigina, tra ricatti, favori e manovre di potere, ma la sua vita, nell’ombra, sarà come svuotata: nulla di quanto sta costruendo gli appartiene davvero, neanche l’amore. Finché non deciderà di rompere il gioco della finzione, per ritrovare la verità della sua esistenza: un conturbante intrigo familiare che da Firenze, la sua città natale, si dirama fino alla capitale francese.

Biografia:

Vito di Battista è nato nel 1986 in un paese d’Abruzzo a trecento gradini sul mare e vive a Bologna. Nel 2012 è stato selezionato per il Cantiere di Scritture Giovani del Festivaletteratura di Mantova. Agente letterario, editor e traduttore, ha scritto su “Futura”, la newsletter del “Corriere della Sera”, e su “Nuovi Argomenti”. Il suo primo romanzo, uscito nel 2018, è L’ultima diva dice addio

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