Il nostro giurato del Premio Comisso Pierluigi Panza è uno dei vincitori dell’EU Prize for Cultural Heritage / Europa Nostra Award 2017. L’anno scorso il riconoscimento andò al FAI (Fondo Ambiente Italiano).
Panza studia la figura dell’artista veneto Giovan Battista Piranesi dal suo Phd del 1995 sulla chiesa di Santa Maria del Priorato a Roma, passando per la biografia di questo artista per la quale, nel 2008, ha ricevuto a Venezia il Premio Campiello. Piranesi è un artista che si dice nato a Mogliano veneto, ma il primo documento su di lui, l’atto di battesimo (di quattro giorni dopo la nascita) lo fissa a Venezia in Calle delle Ballotte, dove abitava la sua famiglia. Era figlio di uno spaccapietre ma suo zio, Mattia Lucchesi, era un architetto del Governo della Serenissima.
Questo progetto “Museo Piranesi” di Panza è una straordinaria avventura nella storia dell’arte che unifica molti paesi europei. E’ il primo censimento di oggetti, opere d’arte e frammenti antichi che sono stati scoperti, venduti, restaurati o assemblati da Piranesi e bottega. Piranesi è stato il più grande incisore di tutti i tempi, ma abbiamo scoperto che è stato anche uno dei più importanti commercianti d’arte e restauratori di sculture antiche, come i busti, vasi, pietre e frammenti che lui personalmente scavava e portava nella sua casa-museo di Palazzo Tomati a Roma. In collaborazione con i curatori di numerosi musei e collezioni private europee, 274 pezzi sono stati localizzati e identificati per aver interessato il laboratorio e museo Piranesi. I pezzi si trovano in 40 luoghi diversi di 9 Paesi europei, sia in collezioni private che in grandi musei come il Vaticano e il Campidoglio a Roma, il Museo Nazionale di Stoccolma, il British Museum, il Louvre e l’Hermitage e altre raccolte in Germania, Spagna , Olanda, Polonia … La grande diffusione dei pezzi è la prova del profondo significato del progetto a livello europeo ed è un esempio la grande portata di questo impegno. “La dedizione di oltre 20 anni di questo instancabile ricercatore ha dato un eccellente contributo alla comprensione dell’antichità nel XVIII secolo in Europa e completa la nostra comprensione del ruolo di Piranesi”, ha sottolineato la giuria.
Questo censimento viene ora stampato dalla casa editrice Skira (con il sostegno di Intesa Sanpaolo).
Al figlio di Giovan Battista, Francesco Piranesi, dobbiano nel 1786uan incisione che riproduce il progetto per Prato della Valle a Padova commissionata dal veneziano Andrea Memmo.
Panza, che insegna a Milano e scrive per il “Corriere della Sera” (giornale per il quale lavorò anche Comisso) è stato nominato recentemente anche membro dell’istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti.
Il Progetto Museo Piranesi concorrerà ora con altri progetti europei per il Premio Pubblico. Se intendete votare cliccate qui. Bisogna votare oltre a “Museum Piranesi” altre 2 opere (non italiane), la votazione è valida solo con 3 opere scelte. Una volta compilati i dati arriverà sulla mail un link per confermare il voto.