Rassegna Stampa - Premio Letterario Giovanni Comisso

Ecco il Comisso digitalizzato. “Così salviamo le sue opere” (Il Gazzettino, 17/01/2019)

di Elena Filini

L’associazione che promuove il premio ha iniziato a digitalizzare l’archivio dello scrittore, un patrimonio stivato in 23 faldoni. Catalogati finora 4mila documenti tra taccuini, vecchie cartoline e foto.
Lunedì si celebra il cinquantenario della scomparsa

Taccuini, vecchie cartoline, fotografie, immagini della città, 15 mila frammenti raccontano la vita di Giovanni Comisso. Patrimonio immateriale fragilissimo, stivato in 23 faldoni.
La carta si assottiglia, il tempo mette distanze. E l’unica vera salvezza sono gli archivi digitali. Perché la memoria che viene riposta nel “cloud” resiste.
Sei mesi di lavoro e 4 mila documenti catalogati: ma c’è ancora molto da fare.
Ci vorrà l’intero 2019 prima di mettere del tutto al sicuro l’archivio dello scrittore trevigiano.
Intanto, però, sono in corso prove di anniversario.
Nell’imminenza del 21 gennaio, cinquantenario dalla scomparsa dell’autore de “La mia casa di campagna”, l’Associazione Amici di Comisso, fondata nel 1979 e che da allora promuove il Premio letterario omonimo, ha presentato l’avvio del grande progetto di digitalizzazione dell’archivio di Giovanni Comisso conservato alla Biblioteca Civica di Treviso.
Il contenitore globale ha un budget di 15 mila euro: l’archivio confluirà in un sito che renderà fruibile il materiale a studiosi e appassionati.
E non è detto che i memorabilia comissiano siano accessibili ancor prima del completamento dell’opera, coordinata da Francesca Novello.
(… file PDF)

Ecco il Comisso digitalizzato. "Così salviamo le sue opere" (Il Gazzettino - Treviso, 17/01/2019)
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