titolo: E venni al mondo
autrice: Barbara Buoso
editore: Apogeo
sinossi: Marzia lavora come proiezionista di film in seconda visione in un cinema-teatro di provincia quasi sempre vuoto. A Fiorella, sua madre, la vita non ha regalato niente, figlia di contadini ha vissuto sempre sotto padrone subendo le pene dei contratti agrari. Malata di delicatezza per via della pelle candida che poco la rende adatta ai lavori nei campi, solo da alluvionata, all’età di otto anni, può indossare vestiti colorati senza paura di attirare il sole e di scottarsi.. Vive così la sua prima estate. Ingaggia contro la figlia un’apparente insensata lotta contro il progresso vietandole di collegarsi a Internet, a suo parere, motivo di perdizione e male disgrazie. Beffardamente il destino affiderà proprio alla rete le speranze di vita di Fiorella che, gravemente malata, farà ricercare alla figlia le parole “strane” che declinano la sua malattia e “capirla” interpretando le parole dei medici Mauro vive sospeso, anche lui come Fiorella, una vita senza colori. Spia le scollature della madre augurandosi, un giorno, di poterle portare con la stessa grazia e delicatezza. Suo padre, temendo i mormorii della comunità sulla “identità” del figlio escogita un piano per rinchiuderlo in un Istituto per malati di mente. Il piano frana miseramente perché è quello l’anno della rivoluzione Basagliana, la chiusura del manicomio segnerà la peregrinazione perpetua di Mauro destinato al limbo dei “respinti” incagliandosi per sempre nelle spire della decisione paterna. Attraverso annunci per mettersi in vendita e tentare così di appartenere a un uomo cerca con ogni mezzo di emanciparsi dal limbo in cui è caduto. Forsanche per mezz’ora. Si innamorerà di chi gli chiede qualcosa finendo per sposarsi, senza amore, con Gloria e mettere a tacere le voci su di lui. Si laureerà e avrà l’agognato posto di ruolo ma disprezzerà intimamente la vita ordinaria e regolare degli studenti che nelle campagne, si alzano all’alba per essere a scuola a un orario decoroso col pigiama sotto i jeans. Sarà un mirabolante, quanto grottesco, inseguimento in provinciale, dietro alla corriera con cui Marzia sta andandosene dopo la morte della madre, a decretare la fine, o l’inizio, della vita nuova per entrambi.
biografia: Barbara Buoso, nata a Rovigo nel 1972, vive e lavora a Padova. Nel 2003 pubblica il suo romanzo d’esordio Aspettami con Croce Editore. Nel 2014, su segnalazione di Emma Dante, pubblica L’ordine innaturale degli elementi (Baldini & Castoldi). Vincitrice con il racconto “Nevicata” del concorso di racconti “Lìbrati e vola” (pubblicato poi nel 2016 nella raccolta “Soffia un vento contrario”, L’Iguana Editrice). Insegna scrittura creativa alla Scuola di scrittura Virginia Woolf