Cristina Comencini, Essere vivi

editore Einaudi

Si dà voce a quella «vertigine provata durante l’infanzia e poi sepolta sotto la corsa a diventare chi siamo». Sentirsi vivi senza dover fare qualcosa, senza bisogno di dimostrazioni di sé è un’abilità che s’impara col tempo attraverso distacchi, intuizioni e delusioni.

Sinossi
La vita di Caterina è scandita in due tempi, ben separati tra loro. Nel primo c’è una bambina che insegue una fila di formiche. Un cane che guaisce oltre la porta, i rami di un melo, sei anni d’infanzia muta cancellati dal fuoco. Nel secondo ci sono un lavoro, un marito, due figli. C’è la donna che Caterina è diventata, dopo aver imparato faticosamente i passi e le parole. Tutto ciò che sta in mezzo è merito di una straordinaria madre adottiva, la donna vitale e insaziabile il cui corpo giace oggi in una stanza d’albergo, accanto a quello del suo uomo. Ed è proprio qui che Caterina si ritrova insieme a Daniele, il figlio di lui, per cercare di ricostruire il corso degli eventi. È in questo pugno di giorni che la sua vita per la prima volta le si rivela intera. Daniele ha un’allegria forsennata, un’energia che rompe il guscio delle cose, e Caterina una capacità strana, la facoltà visionaria d’indovinare gli sconosciuti. La morte dei loro genitori è l’unica cosa che hanno in comune, ma la libertà disperata di quei pochi giorni insieme insegnerà a entrambi un modo nuovo di stare al mondo.

Un estratto del libro.

La presentazione come libro del giorno a Fahreneit di Radio3.

 

L’autrice

Cristina Comencini è scrittrice, regista e drammaturga. Tra i suoi romanzi, pubblicati finora presso Feltrinelli, ricordiamo Le pagine strappate (1991 Premio Air Inter), Passione di famiglia (1994 Premio Rapallo), Il cappotto del turco (1997 Premio Nazionale Alghero Donna), Matrioska (2002), La bestia nel cuore (2004), L’illusione del bene (2007), Quando la notte (2009), Lucy (2013) e Voi non la conoscete (2014).

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