In quel di Fiume, a seguire il Vate D’Annunzio, c’erano anche due soldati reduci dalla prima guerra mondiale, lo scrittore Giovanni Comisso e Mario Botter, uno dei più celebri restauratori delle ville venete. Nel centenario dell’impresa controversa di Fiume, il 12 settembre 1919, e nel cinquantesimo dalla morte dello scrittore trevigiano, una mostra curata da Francesca Demattè e promossa dall’Associazione Amici di Comisso approfondisce con documenti e immagini inedite quel pezzo di storia, 16 mesi, e in particolare l’esperienza di Comisso e Botter nel biennio 1919-1920.
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