Sala gremita ieri a Palazzo Giacomelli per l’inaugurazione della mostra dedicata al sodalizio tra lo scrittore e il pittore.
di Manuela Collodet.
Entrare a Palazzo Giacomelli è come fare un viaggio nel tempo, a ritroso, nella Treviso dei ruggenti anni Venti.
Un secolo esatto che riavvolge se stesso e riannoda i fili nel nome dell’arte.
Sono gli anni dell’amicizia tra Giovanni Comisso e Filippo de Pisis che ritorna in tutta la sua potente eternità nella mostra, inaugurata ieri negli spazi di Assindustria, “Libri di Comisso, dipinti di de Pisis”.
L’esposizione, che rimarrà aperta fino a 6 marzo, è curata da Eugenio Manzato e Mario Sutor e promossa congiuntamente da Assindustria Venetocentro e associazione Amici di Comisso con il patrocinio del Comune e il sostegno di Centromarca Banca…
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