“Burroughs. Il virus della parola” di Alessandro Gnocchi

Titolo:

Burroughs. Il virus della parola

Autore:

Alessandro Gnocchi

Editore:

Alessandro Polidoro Edizioni

Sinossi

Una biografia romanzata sulla vita del più rivoluzionario scrittore della Beat Generation. Divisa per temi (la droga), per ossessioni (il linguaggio), per incontri demoniaci (quelli della mente) e reali (quelli mortali con Kerouac), si sviluppa in una struttura incendiaria. Un originale saggio narrativo costellato da un passo romanzesco. Non ha nulla da invidiare ad autobiografie narrative erudite e fulminanti come “Io sono Burroughs” di Barry Miles e “Io sono vivo, voi siete morti” di Emmanuel Carrère. Attraverso un linguaggio che mischia con mestiere, collante strutturale e talento narrativo Gnocchi ci consegna una scatola nera da aprire per ascoltare la vita del vero fantasma fuorilegge della letteratura contemporanea.

Biografia:

Alessandro Gnocchi è nato a Cremona nel 1971. Ha studiato Lettere moderne a Pavia e Firenze. Tra le sue pubblicazioni, oltre a numerosi saggi di filologia sulle più prestigiose riviste scientifiche, l’edizione critica delle Stanze di Pietro Bembo, un saggio su Giuseppe Berto e Antonio Delfini, la curatela delle Opere di Guido Keller e Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno (Baldini+Castoldi), divertissement su calcio e letteratura. È caporedattore della sezione cultura e spettacoli del “Giornale”.

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