Editore: Guanda
Il surriscaldamento globale, la siccità, la desertificazione costituiscono la cornice di un romanzo visionario che ci fa vivere le estreme conseguenze del cambiamento climatico. Qualcosa, là fuori è una speculative fiction che concretizza con crudo realismo le angosce collettive e intende sollecitare la capacità dell’uomo di prevenire il peggio.
Sinossi:
Pianure screpolate, argini di fango secco, fiumi aridi, polvere giallastra, case e capannoni abbandonati: in un’Europa prossima ventura, devastata dai mutamenti climatici, decine di migliaia di «migranti ambientali» sono in marcia per raggiungere la Scandinavia, diventata, insieme alle altre nazioni attorno al circolo polare artico, il territorio dal clima più mite e favorevole agli insediamenti umani. Livio Delmastro, anziano professore di neuroscienze, è uno di loro. E’ stato costretto a tornare in un’Italia quasi desertificata, sferzata da profondi sconvolgimenti sociali e politici, dalla corruzione, dagli scontri etnici, dalla violenza per le strade. Lì, persi la moglie e il figlio, per sedici anni si è ritrovato solo in un mondo che si sta sfaldando, senza più voglia di vivere, ma anche senza il coraggio di farla finita. Poi, come migliaia di altri, ha pagato guide ed esploratori e ora, tra sete, fame e predoni, cammina in colonna attraverso terre sterili, valli riarse e città in rovina, in un continente stravolto e irriconoscibile.
Il libro è stato presentato dall’autore come “libro del giorno” a «Fahreneit 451».
L’intervista su «Il Piccolo».
L’intervista rilasciata a Radio Popolare in occasione della partecipazione al Salone Internazionale del Libro di Torino:
L’autore
Bruno Arpaia è nato nel 1957 a Ottaviano (Na). Romanziere, giornalista, consulente editoriale e traduttore di letteratura spagnola e latinoamericana, ha pubblicato diversi volumi per Guanda ottenendo costanti riconoscimenti: Tempo perso (Premio Hammett Italia 1997), L’angelo della storia (Premio Selezione Campiello 2001, Premio Alassio Centolibri – Un autore per l’Europa 2001), Il passato davanti a noi (Premio Napoli e Premio Letterario Giovanni Comisso 2006), Per una sinistra reazionaria, L’energia del vuoto (finalista al Premio Strega 2011 e vincitore del Premio Merck Serono), La cultura si mangia! con Pietro Greco, L’avventura di scrivere romanzi con Javier Cercas, Prima della battaglia, oltre a una conversazione con Luis Sepúlveda Raccontare, resistere. I suoi libri sono tradotti in molte lingue.
Dicono di lui
Carlo Rovelli sul «Corriere della Sera»: «La scrittura di Arpaia ha la dote di penetrare e ricreare mondi, e in tutti i suoi libri gioca un ruolo strano e ambiguo il tempo, come se Arpaia fosse costantemente all’inseguimento del suo mistero. I romanzi precedenti riportavano in vita momenti passati dell’ultima grande tragedia europea (L’angelo della storia), del recente passato italiano (Il passato davanti a noi), o il mondo attuale a me caro della fisica (L’energia del vuoto). In Qualcosa, là fuori protagonista è il futuro; ma non è un romanzo di fantascienza né di fantasia: nello stile di Arpaia, è costruito su uno studio approfondito della letteratura scientifica. […] Grazie a Bruno Arpaia per avere scritto questo libro. Leggiamolo e chiediamo alla politica di fare le scelte giuste».