A Folco Quilici, morto oggi all’ospedale di Orvieto, all’età di 87 anni, gli Amici di Comisso avevano conferito due anni fa il Premio alla carriera. Era stato Danilo Mainardi a sottoporlo all’attenzione dei giurati del Premio Comisso, che avevano assecondato la proposta per le grandi doti di divulgatore di Quilici, tra i primi a spiegare agli italiani i segreti della Natura e a richiamarli sull’importanza della difesa ambientale. Mainardi ne era stato l’ideale compagno di studi e battaglie.
Folco Quilici, uno dei più grandi documentaristi italiani era nato a Ferrara il 9 aprile del 1930, figlio del giornalista Nello Quilici e della pittrice Emma Buzzacchi. Dopo aver iniziato un’attività di tipo cineamatoriale, si era specializzato in riprese sottomarine, diventando molto popolare anche al di fuori dei confini nazionali. Ha studiato regia presso il Centro sperimentale di cinematografia. Suoi tantissimi film dedicati al rapporto tra uomo e mare, sono stati distribuiti nel mondo e molto premiati. Quilici ebbe la nomination all’Oscar nel 1971 per Toscana e in uno dei quattordici film de L’Italia dal Cielo hanno collaborato intellettuali di massimo prestigio come Calvino, Sciascia, Silone, Praz, Piovene, Comisso. L’attività di Folco Quilici nel campo del cinema culturale, ha trovato, in Italia e all’estero, vasto spazio in programmi televisivi in più puntate.
Gli Amici di Comisso lo ricordano, orgogliosi di averlo premiato.