Un Comisso molto smart, con la selezione online delle due terne finaliste, decise per la prima volta non in sedute “fiume” della giuria tecnica, ma con una discussione telematica più snella e pratica, che ha richiesto meno di tre giorni per decidere le opere più meritevoli.
Le selezioni del premio letterario trevigiano (trentacinquesima edizione) in versione 2. 0 hanno dato questo risultato: nella narrativa italiana “L’amico ebreo” di Gian Piero Bona (Ponte alle Grazie), “Questa vita tuttavia mi pesa molto” di Edgardo Franzosini (Adelphi) e “Animali e no” di Umberto Pasti (Bompiani); nella biografia “Di questo amore non si deve sapere” di RitannaArmeni (Ponte alle Grazie), “Tucidide” di Luciano Canfora (Laterza) e “Ponzio Pilato. Un enigma tra storia e memoria” di Aldo Schiavone (Einaudi)…
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