Debutto positivo del Premio Comisso in modalità online con la prima selezione delle opere finaliste nelle due sezioni, narrativa italiana e biografia.
La Giuria tecnica presieduta da Rolando Damiani ha votato una prima rosa di opere selezionate, 7 nella narrativa italiana e 8 nella biografia, tra le quali, dal 20 al 22 giugno, si esprimeranno nuovamente per individuare le due terne che poi saranno inviate alla Grande giuria.
Nella narrativa italiana i selezionati sono:
- L’amico ebreo, di Gian Piero Bona (Ponte alle grazie),
- L’inondazione, di Adrian Bravi (Nottetempo),
- Questa vita tuttavia mi pesa molto, di Edgardo Franzosini (Adelphi),
- I nomi che diamo alle cose, di Beatrice Masini (Bompiani),
- Animali e no, di Umberto Pasti (Bompiani),
- Le serenate del Ciclone, di Romana Petri (Neri Pozza),
- Eclissi, di Ezio Sinigaglia (Nutrimenti).
Nella biografia:
- Di questo amore non si deve sapere, di Ritanna Armeni (Ponte alle grazie),
- Voltaire, di Giorgio Bertolizio (Mursia),
- Tucidide, di Luciano Canfora (Laterza),
- Charlotte Brontë. Una vita appassionata, di Lyndall Gordon (Fazi),
- Daguerréotype, di Giuseppe Marcenaro (Aragno),
- La bellezza quotidiana, di Ilaria Occhini (Rizzoli),
- Ponzio Pilato. Un enigma tra storia e memoria, di Aldo Schiavone (Einaudi),
- Non chiedere cosa sarà il futuro, di Giuseppe Sgarbi (Skira).
Il Premio Comisso, giunto alla 35° edizione, ha visto quest’anno 93 opere inviate per la selezione (75 per la narrativa e 18 nella sezione biografia), in crescita rispetto al 2015.
Da quest’anno è cresciuta la sua presenza nella rete e nei social network.
La Giuria Tecnica è presieduta da Rolando Damiani e composta anche da Silvia De Laude, Danilo Mainardi, Giancarlo Marinelli, Pierluigi Panza e Sergio Perosa.