Giorgio Manacorda, poeta, narratore e saggista, regala al Premio Comisso e a tutti i suoi lettori quattro componimenti poetici inediti.
Buona lettura!
Sembra una musica ma non lo è,
non c’è elegia, il film scorre
e non è il fiume in cui ti ho vista
tra i fiori e le sorgenti, è un lago
in cui ho provato a restare,
e scendere e nuotare.L’acqua delle nostre acque,
tu sei nell’acqua che scompare
ogni sera e rinasce nell’acqua
delle nostre acque.Che specchio! Che rimembranza!
Che vera e propria vacanza!
![](https://www.premiocomisso.it/wp-content/uploads/Faro_pexels-mikhail-nilov-8413233-1024x540.jpg)
Le sere a passeggio sul molo tra le vele
delle barche e i cabinati
maestosi come balene,
quei leggeri giganti con le ali
che il vento tiene a pelo d’acqua.Mentre fuggono il faro,
noi ci sediamo su una panca
accanto a una baracca per gli attrezzi
su un camminamento laterale
tutto verso il mare.Lei è lì, in quel piccolo porto
mentre le ombre della sera mosse dal vento
litigano con le foglie che aggettano
dalla villa alle nostre spalle,
incolori flottano nell’aria,
fanno concorrenza alle vele e ai gabbiani
che stridono come le ruote di una bicicletta,
un grido umano esce dalle cose.
![](https://www.premiocomisso.it/wp-content/uploads/Coppia_pexels-adam-kontor-323260-1024x683.jpg)
Andavamo per il mondo come una coppia normale,
per mano nelle vie delle metropoli, per mano nei giardinidi regge e cattedrali, nei parchi e nei boschi o sulle alture
degli altopiani, nelle discese dei vulcani,le sabbie nere, la millenaria erosione,
nella mistica solitudine di un giorno normale.
![](https://www.premiocomisso.it/wp-content/uploads/Firenze_pexels-maegan-white-981686-1024x768.jpg)
Era Firenze, credo, o un’altra città,
giravamo per gli Uffizi saturi d’Arte
corrotti spenti, ah, non avere visto
niente, o forse
era Roma, i parchi in cui ogni foglia
sapeva di scultura e l’erba
di pittura con quei cieli
marini sulle piazze e minerali
sulle basiliche e gli scavi,
pietrificata la paura, il tuo respiro
andava oltre la cenere, oltre
quell’odore di fiori e carboni
in miniatura, copie della grande città
nella secca umidità delle spiagge
dove brillavi nella notte
al fondo della tua felicità.
![](https://www.premiocomisso.it/wp-content/uploads/Giorgio-Manacorda-1.jpg)
Giorgio Manacorda
Poeta, narratore e saggista, è nato a Roma nel 1941. Ha insegnato Letteratura tedesca in varie università e pubblicato romanzi (tra cui Il corridoio di legno, Voland, 2012 e L’intervista, Castelvecchi, 2018), poesie (per Elliot: Viaggio al centro della terra, 2014, Catabasi, 2019, Strappi siberiani 2021; per Castelvecchi nel 2022, O Dante. Un poema per il 2000) e saggi: per Castelvecchi ricordiamo La poesia, 2016 e Pier Paolo poeta. Le poesie di Pasolini, 2022. Dirige, con Alfonso Berardinelli e Walter Siti, la rivista “L’età del ferro” edita da Castelvecchi.
Immagine in evidenza: Foto di Serg Alesenko