Titolo:
Con tutto il mio cuore rimasto
Autore:
Rosario Palazzolo
Editore:
Arkadia
Sinossi:
Palermo. Un ragazzino è segregato in una stanza buia. Due donne hanno appena sprangato con delle assi di legno la sua porta, per lasciarlo morire d’inedia. Nel frattempo scorre come un diario una lettera a Gesù crocifisso: una storia segreta e difficile, con un padre silenzioso, una madre arcigna, un prete che impartisce supplizi morali… Di chi è questa vicenda? E chi è quel ragazzo? Amaro e spassoso, carico di umorismo non meno che di crudezza, Con tutto il mio cuore rimasto è un libro sull’impossibilità della verità: una storia di trasfigurazioni e dissimulazioni, raccontata con straordinario ingegno. La novella sorprende a ogni pagina, con una prosa unica e deflagrante, di per sé in grado di spingere il realismo al grottesco e alla satira di costume. La scrittura, precisa, dura e travolgente, con inflessioni dialettali e in lingua parlata, dà voce e spessore a personaggi intrappolati in una cultura complessa, oscura e claustrofobica, dove imperano il dubbio e il senso di colpa, le distorsioni di una morale ai limiti del parossismo. Lo sguardo dei protagonisti sembra ingabbiato in questa dimensione, nella quale ognuno è incapace di sovvertire le regole del gioco.
Biografia:
Rosario Palazzolo è drammaturgo, scrittore, regista e attore. Vincitore della XVIII edizione del Festival internazionale del teatro di Lugano, nel 2016 è stato insignito del Premio Associazione Nazionale Critici per la sua attività teatrale. Negli anni la sua scrittura è stata oggetto di studio presso alcune università italiane ed europee, con approfondimenti monografici e tesi di laurea. Per il teatro ha scritto Ciò che accadde all’improvviso (2006), I tempi stanno per cambiare (con Luigi Bernardi, 2007), ’A Cirimonia (2009), Eppideis (2021). Ha pubblicato Iddi – Trittico dell’ironia e della disperazione (Editoria & Spettacolo, 2016), che contiene i testi Ouminicch’ (2007), Letizia forever (2013), Portobello never dies (2015) e Santa Samantha Vs. Sciagura in tre mosse (Il Glifo, 2019), che comprende i testi Lo zompo (2016), Mari/age (2016) e La veglia (2018). Per la narrativa ha scritto le novelle L’ammazzatore (Perdisa Pop, 2007), Concetto al buio (Perdisa Pop, 2010), e i romanzi Cattiverìa (Perdisa Pop, 2013) e La vita schifa (Arkadia Editore, 2020), proposto da Giulia Ciarapica per il Premio Strega 2020.