editore Marsilio
Una storia nuova di Ezzelino III da Romano, il «tiranno» per eccellenza, immortalato anche da Dante.
Sinossi
Protagonista del Medioevo, signore della Terraferma Veneta, scomunicato dai papi, la figura di Ezzelino III da Romano è stata avvolta nei secoli da una «leggenda nera». Questo libro la smentisce e prova a restituire il personaggio alla Storia. Già Dante, tra il 1315 e il 1316, pur avendo condannato Ezzelino all’Inferno, lo fa celebrare da sua sorella Cunizza in Paradiso. E’ l’unico personaggio ad avere il privilegio di essere nominato due volte tra le cantiche della Commedia.
Il poeta, quando mise Ezzelino all’Inferno, fece ben capire quanto lo squalificasse come individuo del tutto negativo, divorato dall’odio per il prossimo e dalla bramosia di razziare beni altrui, rozzo e ignorante. Trascorse poi qualche anno e l’autore della Commedia ebbe un ripensamento. Mentre era già in circolazione la Cantica dell’Inferno, ne rivisita il ritratto e nel nono canto del Paradiso, tramite le parole della sorella Cunizza, Ezzelino ci appare come un giustiziere di Dio che si avventa furioso contro le infamie di una terra malvagia.
Un capovolgimento non casuale, che mira a prendere le difese di colui che era considerato il nuovo Ezzelino, Cangrande della Scala, protettore di Dante.
L’autore
Giorgio Cracco (Valdagno, 1934), studioso di storia e di storiografia, ha insegnato nelle Università di Padova, Torino, Berkeley. Direttore dal 1998 al 2005 dell’Istituto storico italo-germanico di Trento, successivamente segretario generale dell’Istituto per le ricerche di Storia sociale e religiosa di Vicenza. Socio dell’Accademia nazionale dei Lincei, la sua bibliografia conta 250 titoli, tra cui 12 volumi. Da ultimo: Tra Venezia e Terraferma. Per la storia del Veneto regione del mondo (2009).