Dal 3 maggio ha preso il via il concorso “I paesaggi di Comisso“, dedicato a fotografie e video che possano valorizzare anche con i linguaggi visivi l’originale concezione del paesaggio, veneto e italiano, offerta da Giovanni Comisso nella sua opera.
Promosso dall’Associazione Amici di Comisso di Treviso, che organizza annualmente il Premio Letterario dedicato allo scrittore trevigiano e giunto alla quarantesima edizione, è un concorso aperto agli artisti di ogni nazionalità, che potranno candidare le proprie opere anche in entrambe le sezioni.
“Io vivo di paesaggio, riconosco in esso la fonte del mio sangue. Penetra per i miei occhi e mi incrementa di forza. Forse la ragione dei miei viaggi per il mondo non è stata altro che una ricerca di paesaggi, i quali funzionavano come potenti richiami. […] Nel paesaggio è il primo segno delle mani di Dio e giustifico certi esseri sensibili che nel mezzo dei paesaggi più belli attestano d’aver veduto l’apparizione della divinità”, scriveva Comisso nel delineare la dimensione totalizzante che offre un territorio ai cinque sensi quando raggiungono con “astuzia fulminante“, la coordinazione fra tutte le loro “possibili e impossibili geometrie” (Goffredo Parise).
Molteplici i luoghi di Comisso, dal ‘Veneto felice‘, tra monti, il fiume Piave, le città, il mare, all’Italia di Nord Ovest (Chȃtillon, Aosta, Bardonecchia, Sanremo, Genova, Camogli, Cremona e Mantova), l’Emilia (Parma, Ferrara, Comacchio e la Romagna), la Toscana, il Lazio con il Monte Circeo dove ebbe casa, Napoli con Sorrento, la Sicilia e la Sardegna.
“Comisso ha raccontato molto l’Italia e il mondo con i suoi scritti, nelle opere narrative come in centinaia di articoli per giornali e riviste – afferma Ennio Bianco, Presidente dell’Associazione Amici di Comisso ed esperto di arte digitale – dagli anni Venti agli anni Sessanta del Novecento. In ogni scritto, anche il più occasionale, non manca mai la descrizione attenta del paesaggio, la sua luce, i colori e le sensazioni che riceve l’io che lo vive e lo descrive. Con il concorso vorremmo continuare l’impegno della nostra associazione nel portare all’attenzione contemporanea l’opera comissiana, che crediamo parli ancora molto al nostro presente, e declinarne la ricezione anche con i linguaggi della contemporaneità. Dal successo del concorso potrà nascere un archivi di immagini ‘comissiane’ per ulteriormente raccontare il presente e il futuro del Veneto e dell’Italia“.
La giuria del concorso I paesaggi di Comisso è composta da Ennio Bianco, Viviana Carlet, fondatrice del Lago Film Fest, Alessandro Cinquegrani, scrittore e docente di letterature comparate all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Carlo Sala, curatore della Fondazione Fabbri e docente al Master Iuav in Photography e Marco Zanta, fotografo e docente.
Il bando apre il 3 maggio fino al 6 settembre 2021 e gli autori interessati potranno iscriversi al sito della manifestazione
Al vincitore assoluto un premio di 2.500 euro.