“La stanza di Piera” di Stefania Conte

Titolo:

La stanza di Piera

Autore:

Stefania Conte

Editore:

Morganti Editori

Sinossi:

“La stanza di Piera” è un romanzo storico, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. L’Istria, prima e immediatamente dopo il 1943, fa da palcoscenico principale alle vite di coloro che hanno risposto alla dominazione italiana, tedesca e jugoslava con la paura, lo spaesamento, il dolore, la speranza, la gioia, la tolleranza, l’accettazione ideologica e l’odio etnico. Dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, Mirna Battistella e Libero Martini incrociano le loro vite, nel dramma del genocidio delle fòibe. Piera Leoni è un’istriana che vive a Fianona, paese affacciato sul golfo del Quarnero. Mantenendo una vita scandita dalle abitudini, sembra impermeabile ai fatti della Storia. Il suo impegno principale, cucire rose di stoffa, si svolge all’interno della sua stanza. Libero è un giovane idealista cresciuto ad Albona, che si arruola nelle file partigiane con il nome di battaglia il Sordo. Nel settembre del ’43 incontra Piera e sarà fra quelli che la condurranno al castello di Pisino, sede del quartier generale dei partigiani di Tito, dove sarà

Biografia:

Stefania Conte è nata nel sestiere di Cannaregio di Venezia e da quindici anni vive in Friuli Venezia Giulia. Dopo gli studi universitari in psicologia clinica si è sempre occupata di editoria, lavorando in veste di editor. Professione che svolge ancor oggi. Ha all’attivo la scrittura di romanzi e antologie di racconti, di genere diverso; sempre però il tema fondante di ogni storia è l’uomo, il suo mondo interiore e l’inestinguibile spinta a costruirsi un’identità stabile, mantenendo la responsabilità delle proprie azioni. Coltiva gli studi in antropologia culturale, storia delle religioni e filosofia. È curatrice di mostre etnografiche, dedicate a custodire la memoria delle tradizioni folkloriche regionali e le forme dei Mito. Sollecitata dall’amico etologo Giorgio Celli, di cui era l’editor per le opere pubblicate da Morganti editori, esordisce con il romanzo La gatta che vedeva le streghe (2013), seguito da La gatta che giocava con le farfalle (2014), Il gatto che apriva i cassetti (2014), Le gatte che mangiavano le patatine (2016), Il gatto che leggeva Dickens(2016), Il gatto che danzava con le fate (2017) e La gatta che vedeva i fantasmi (2018).Nel 2015 ha consegnato alle stampe L’ultimo canto del Codirosso, un romanzo storico in cui i fatti reali riguardanti l’occupazione della Carnia nella Seconda Guerra mondiale e i crimini perpetrati nel campo di Dachau si mescolano alla creazione letteraria. Il romanzo è stato oggetto di una trasposizione radiofonica per Radio Rai 1.Ha pubblicato il racconto Il patto e la piuma nell’antologia La Compagnia dei benandanti (2015) e Il cimitero delle anime dismesse nell’antologia Il cerchio delle streghe (2016).

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