Titolo: Fratello Minore. Sorte, amori e pagine di Peter B.
Autore: Stefano Zangrando
Editore: Arkadia
Sinossi: Berlino, zona est, un autunno degli anni Novanta, prima dell’alba. Un uomo scende in strada, è uno scrittore semisconosciuto e un ex-bevitore. Ha quarant’anni e la sua vita è sospesa. È un fallimento quello che ha alle spalle? E i pochi anni di vita che ancora lo aspettano possono dirsi all’altezza delle sue aspirazioni? C’è poco di romantico nell’essere davvero uno scrittore maledetto. Vent’anni dopo, un autore italiano che a Berlino ci va spesso s’imbatte nei ricordi che quell’uomo ha lasciato in chi lo ha conosciuto. Si mette sulle sue tracce, ne scopre i testi, decide di ricostruirne la figura. Immagina, interroga, si rivolge a lui. Ne rievoca il passato famigliare, con i genitori ebrei prima fuggiti dal nazismo e poi approdati nella Germania comunista, con i fratelli anch’essi artisti, ugualmente ribelli contro lo status quo incarnato dal padre funzionario e tutti condannati a una fine precoce. Fa parlare su un palcoscenico immaginario le donne che lo hanno amato. Visita la sua tomba e ne commenta gli ultimi anni, il tentativo di riscattare un’esistenza di rabbie e sconfitte. Fino a salvarne, grazie alla poesia, la purezza ferita.
Biografia: Stefano Zangrando è autore, traduttore e docente. Nel 2008 ha ottenuto una borsa di scrittura dell’Accademia delle Arti di Berlino, nel 2009 il riconoscimento Nuove leve del Premio italo-tedesco per la traduzione letteraria. È membro fondatore del Seminario Internazionale sul Romanzo presso l’Università di Trento e co-presidente dell’Unione Autrici e Autori del Sudtirolo. Ha collaborato o collabora con varie testate, riviste e blog, fra cui Alias, il manifesto, L’indice dei libri, Doppiozero, Nazione indiana e Zibaldoni. Tra le sue opere narrative Quando si vive (Keller, 2009) e Amateurs (Alpha Beta, 2016). Vive e lavora fra il Trentino Alto Adige e Berlino. Per Arkadia è autore del romanzo “Fratello minore. Sorte, amori e pagine di Peter B.”, seconda pubblicazione della collana di narrativa “Senza rotta”, curata da Marino Magliani e Luigi Preziosi.